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7 ottobre 2000 Picayune Item (New Orleans)
Ancora una volta "chez Momus"
"Nella seconda recita il soprano Paola Sanguinetti ha dato vita a una sua Mimì, completamente diversa dalla precedente; voce lirica di colore bello e accattivante, eccellente controllo degli acuti e dell'emissione e un costante garbo interpretativo le hanno consentito di tratteggiare un personaggio forse più vicino alla tradizione, ma di notevole credibilità teatrale. Molto efficace il suo finale d'opera, cantato con una sempre appropriata varietà espressiva."
(Paolo Borgognone)
maggio 2000   L'opera
Ancora una volta "chez Momus"
"Nella seconda recita il soprano Paola Sanguinetti ha dato vita a una sua Mimì, completamente diversa dalla precedente; voce lirica di colore bello e accattivante, eccellente controllo degli acuti e dell'emissione e un costante garbo interpretativo le hanno consentito di tratteggiare un personaggio forse più vicino alla tradizione, ma di notevole credibilità teatrale. Molto efficace il suo finale d'opera, cantato con una sempre appropriata varietà espressiva."
(Paolo Borgognone)
22 dicembre 1999  La stampa
Deliziosi valzer di Strauss e Can-can
"La Sanguinetti ha voce pulita e carezzevole, solidamente impostata ed abbina alle notevoli qualità vocali una magnifica figura (è lei che impersona la cantante lirica nello spot dei Ferrero Rocher con Richard Gere)."
(Leonardo Osella)
5 novembre 1999 Basler online
Clamoroso successo della Bohéme alla Volkshaus
"Su tutti gli interpreti è emersa Paola Sanguinetti che, come Mimì, ancora una volta ha offerto a Basilea una convincente prestazione vocale."
(Renè Matti)
26 aprile 1999 Basler Zeitung
La Bohéme in Volkshaus - Stelle del canto
"Prestigiosi cantanti italiani per la serata del 26 ottobre, prima tra tutti il soprano Paola Sanguinetti, da tempo beniamina del pubblico di Basilea."
(Lukas Müller)
26 aprile 1999 Gazzetta di Parma
Gandolfi ha diretto "La Divina Provvidenza" di Sabbatini a Verona.
"Fra i cantanti un elogio particolare spetta al soprano Paola Sanguinetti, sicura nell'intonazione, timbricamente ricca, ben provvista tecnicamente."
(Stefano Patuzzi)
4 novembre 1998 Gazzetta di Parma
Voci nuove per Bohéme
"Paola Sanguinetti, giovane artista che sta passando di successo in successo anche all'estero. E' stata una Mimì istintiva e vocalmente esuberante. Una ottima cantante proiettata verso un futuro di soddisfazioni."
(Wajner Pellegrini)
febbraio 1998   L'opera
Il malizioso gioco delle coppie
" Eccellente, con la sua voce di soprano lirico puro, Paola Sanguinetti nei panni della ingenua e romantica Nela, la figura aggraziata si addice anche visivamente al personaggio, che l'artista definisce compiutamente con una recitazione sobria e disinvolta."
(Paolo Borgognone)
29 gennaio 1998 gazzetta di reggio
Un recital riuscito per cinque soprani
"Un recital riuscito per cinque soprani. …..a tanto ardore faceva seguito la freschezza di Paola Sanguinetti, forse la voce più piena della serata, capace di slancio e di potenti aperture nel registro acuto. Soprattutto nella romanza della Vilja da quella Vedova Allegra che l'ha vista parecchie volte protagonista, la Sanguinetti ha regalato ottime vibrazioni al pubblico, così come applauditissima è stata nella non facile "Aria di Medora" dal Corsaro di Verdi che ha proposto nella seconda parte."
(Alessandro di Nuzzo)
5 novembre 1997 Gazzetta di Parma
Boudard, echi del bel concerto
" …infine Paola Sanguinetti ha infuso nuova vita alla romanza "Addio dolce amor" dell'Edgar, seconda e spesso bistrattata opera di Puccini: nella sua interpretazione rigorosa, ma calda e a tratti trascinante, è invece possibile cogliere il germe di successive eroine pucciniane. Di tutt'altro segno la sua Vilja da "La Vedova allegra", sognante quasi estatica, utilizza un'ampia gamma di colori, raggiungendo notevoli vertici espressivi."
(Paolo Borgognone)
21settembre 1997 La Nazione
Serata d'arpa. Applausi e una promessa.
"Un'arpa, una voce. Voce di soprano e dita che corrono sulle corde verticali di un'arpa. Ovvero il Duo Sanguinetti - They, giovani e bravissime artiste di Parma. Sorprendente la bravura dell'inedito duo, per una impeccabile interpretazione di brani dal barocco di Händel alle canzoni salottiere di Tosti, ma ancor più desta meraviglia l'adattamento e la resa tutt'altro che banale (rischio di certe operazioni - n.d.a.) di arie d'opera che vanno dalla declamazione incisiva del verdiano "Addio del passato" alla drammaticità lirica del "Vissi d'arte", alla leggerezza popolaresca di "O mio babbino caro" a "Son pochi fiori", languente brano mascagnano.
(G.G.)          
18 aprile 1993 Gazzetta di Parma
Operetta brio leggero
"Una felice sorpresa, invece, quella di Valencienne alla cui definizione Paola Sanguinetti ha offerto la linea sinuosa ed il colore omogeneo di una vocalità senz'altro assai interessante."
(Gian Paolo Minardi)      
15 luglio 1993 Gazzetta di Parma
" … questo problema è invece sconosciuto a Paola Sanguinetti, come ci ha dimostrato chiaramente nella difficile aria dell'Edgar, interpretato molto bene. Peraltro la voce dallo smalto cristallino e la figura, bellissima sulla scena, le potranno assicurare un grande avvenire. Non ci pare di sbagliare se pensiamo all'estrema facilità del suo canto ed all'impressione che impieghi solo una parte del suo patrimonio vocale e del suo innato talento artistico."
 (W.M.)
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